Oggi, in The Trail of the Serpent, pubblichiamo un’ulteriore puntata di queste ricerche, costruite quasi interamente con i contributi al Patriot dal 1930 al 1935. Risalendo ai tempi patriarcali, cerchiamo di ricostruire, passo dopo passo, il culto dell’antico Serpente, il Principio Creativo, il Dio di tutti gli iniziati, dai primi Cabiri, attraverso il Paganesimo fino allo pseudo-cristianesimo degli Gnostici e dei Cabalisti, questi ultimi in gran parte emanati sotto l’influenza degli Ebrei ellenizzati di Alessandria.
Abbiamo cercato di dimostrare che lo scopo, nei gradi più alti di questi variegati misteri e culti, è quello di risvegliare questo serpente, la forza sessuale o il “Dio dentro” l’uomo, innalzandolo con processi e metodi yogici, unendolo al Principio Creativo Universale senza sviluppare i sensi latenti o, per così dire, divinizzare l’adepto, ma solo per renderlo schiavo di qualche mente o gruppo di menti astute, esterne e più forti, che, a quanto pare, cercano di governare le nazioni attraverso adepti controllati ipnoticamente. Infatti, tutti questi misteri moderni sono dominati e governati da una gerarchia sconosciuta, proprio come negli Antichi Misteri i sommi sacerdoti egizi erano i padroni del vecchio mondo grazie alla loro conoscenza e al loro potere di manipolare le forze invisibili dei serpenti, le forze magnetiche di tutta la natura, per mezzo delle quali legavano e dominavano i mistici e persino gli epopti e, attraverso di loro, le masse.
Questi misteri rivoluzionari si presentano dapprima come pseudo-religiosi, fino a quando, attraverso una sorta di elevazione apparentemente religiosa, si forma il necessario legame con la mente maestra. Allora diventano apertamente politici e rivoluzionari, sovvertendo tutti gli aspetti della vita della nazione, cercando con l’internazionalismo e l’universalismo di unificare tutti i popoli, socialmente, economicamente, politicamente, nelle arti e nella religione, preparando una Nuova Era, un Nuovo Cielo e una Nuova Terra.
Abbiamo infine cercato di materializzare questi maestri invisibili e, lasciando che i cabalisti parlino per sé, arriviamo all’ebreo rivoluzionario e cabalista, il più cosmopolita dei popoli, che cerca la venuta della sua Era messianica. Per alcuni di loro il Messia è la loro razza e la loro razza è il loro Dio, il Tetragramma, il Principio Creativo, questo Potere Serpeggiante, che lega e unifica, portando alla speranza di fondere tutte le razze, tutte le fedi sotto la Legge di questa loro Unità di Razza, creando così il “Grande Giudaismo” di cui parla il Mondo Ebraico, 9 e 16 febbraio 1883.