I miti fondatori della politica israeliana

By (author)Roger Garaudy

25,00 


La lettura del presente libro non deve creare alcuna confusione, né religiosa né politica. La critica all’interpretazione sionistica della Torah e dei “libri storici” (specialmente quelli di Giosuè, di Samuele e dei Re) non implica assolutamente una sottovalutazione della Bibbia e di quanto ha rivelato sull’epopea dell’umanizzazione e della divinizzazione dell’uomo. Il sacrificio di Abramo è un modello eterno del superamento da parte dell’uomo delle sue morali provvisorie e delle sue fragili logiche, in nome di valori incondizionali che le relativizzano. Così come l’Esodo è il simbolo della liberazione da ogni servitù, dell’appello irresistibile di Dio alla libertà.


 



Quello che rifiutiamo è la lettura sionista, tribale e nazionalista di questi testi, che sminuisce l’idea dell’alleanza di Dio con l’uomo, con tutti gli uomini, e della sua presenza in tutti, e ne estrae il concetto più malefico della storia umana: quello del “popolo eletto” da un Dio unilaterale e di parte (dunque un idolo), che giustifica a priori tutte le oppressioni, tutte le colonizzazioni e tutti i massacri. Come se, nel mondo, non ci fosse altra “storia santa” che quella degli ebrei.

Dalla mia dimostrazione, sempre corroborata dalle fonti, non deriva affatto l’idea della distruzione dello Stato d’Israele, ma semplicemente la sua desacralizzazione: questa terra non fu mai promessa più di qualsiasi altra, essa fu conquistata come quella della Francia, della Germania o degli Stati Uniti in funzione dei rapporti di forza storici in ciascun secolo.

Quindi vi chiedo: chi è colpevole? Chi commette il crimine o chi lo denuncia? Colui che cerca la verità o colui che cerca di metterla a tacere?


 

Share with friends !
Detalles del producto

Copertina flessibile: 216 pagine
Editore: Omnia Veritas Ltd (11 marzo 2019)
Lingua: Italiano
ISBN-10: 1913057127
ISBN-13: 978-1913057121
Peso di spedizione: 259 g

Author

You may also like…

  • La dittatura dell’ordine mondiale socialista


    “Il nemico di Washington è più da temere di quello di Mosca”. È un’opinione che ho espresso più volte.


     

    28,00 
  • Il fanatismo ebraico


    Il popolo ebraico promuove un progetto per l’intera umanità, un progetto grandioso che porta avanti da secoli contro ogni previsione: l’instaurazione della pace universale sulla faccia della terra. Il concetto di “pace” è al centro dell’ebraismo e non è un caso che questa parola (shalom in ebraico) compaia così frequentemente in tutti i discorsi degli ebrei del mondo. Non si tratta solo di un concetto religioso, o di una fede nell’avvento di un mondo migliore, opera di Dio in un futuro lontano, ma di un principio guida che determina l’impegno e le azioni degli ebrei nella loro vita quotidiana. Infatti, gli ebrei, attraverso il loro lavoro, le loro azioni e il loro coinvolgimento in politica, lavorano ogni giorno per costruire la “Pace”.


     

    30,00 
  • Storia dell’antisemitismo


    Spiegata da un goy

    La storia dell’ebraismo è quella di un popolo – o di una setta – in guerra permanente contro il resto dell’umanità. In ogni tempo e in ogni luogo, gli ebrei hanno dato origine all’antisemitismo. Il copione si svolge sempre nello stesso modo: dopo le violenze e i regolamenti di conti, i goyim (i non ebrei) legiferano per cercare di arginare il fenomeno e alla fine espellono gli indesiderabili. Ma inevitabilmente, dopo un certo periodo di tempo, gli indesiderabili riescono a rientrare in piazza, a corrompere i re e i signori e a riprendere i loro traffici e intrighi, senza aver imparato nulla dagli errori del passato. Questa storia si ripete da quasi tremila anni.


     

    30,00 
  • Psicoanalisi del giudaismo


    L’ebraismo non è solo una religione. È anche un progetto politico basato su un’idea principale: la scomparsa delle frontiere, l’unificazione della terra e l’instaurazione di un mondo di “pace”. Per gli ebrei religiosi, questa aspirazione a un mondo pacificato, unificato e globalizzato si confonde con la febbrile speranza dell’arrivo di un Messia che attendono da tremila anni. Egli verrà per restaurare il “regno di Davide”. Per gli ebrei non credenti, questo messianismo ha assunto la forma di attivismo politico secolarizzato a favore di tutte le utopie del globalismo.


     

    30,00