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Lo specchio del giudaismo
Gli ebrei sono sparsi in tutti i Paesi del mondo, anche se risiedono principalmente nei Paesi di origine europea. La maggior parte di loro è di origine ashkenazita, cioè quelli provenienti dall’Europa centrale e orientale che sono partiti in ondate successive a partire dalla fine del XIX secolo. Una minoranza, anch’essa diffusa in tutto il mondo, proviene dal bacino del Mediterraneo: sono gli ebrei “sefarditi”. Ma ci sono anche ebrei neri in Etiopia, chiamati Falasha, così come ebrei in India e in Cina, che si dichiarano “perfettamente integrati”. Quindi gli ebrei non sono una razza.
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Hervé Ryssen – Opere complete
- Le Speranze Planetarie
- Psicoanalisi del giudaismo
- La mafia ebraica – Predatori internazionali
- I miliardi di Israele – Truffatori ebrei e finanzieri internazionali
- Il fanatismo ebraico
- Storia dell’antisemitismo: spiegata da un goy
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Storia dell’antisemitismo
La storia dell’ebraismo è quella di un popolo – o di una setta – in guerra permanente contro il resto dell’umanità. In ogni tempo e in ogni luogo, gli ebrei hanno dato origine all’antisemitismo. Il copione si svolge sempre nello stesso modo: dopo le violenze e i regolamenti di conti, i goyim (i non ebrei) legiferano per cercare di arginare il fenomeno e alla fine espellono gli indesiderabili. Ma inevitabilmente, dopo un certo periodo di tempo, gli indesiderabili riescono a rientrare in piazza, a corrompere i re e i signori e a riprendere i loro traffici e intrighi, senza aver imparato nulla dagli errori del passato. Questa storia si ripete da quasi tremila anni.
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I miliardi di Israele
Truffatori ebrei e finanzieri internazionali
Gli ebrei hanno un rapporto molto particolare con il denaro. Non si tratta di un odioso “pregiudizio antisemita”, ma di una realtà tangibile, in quanto gli ebrei sono ampiamente sovrarappresentati tra i miliardari del mondo.
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Il fanatismo ebraico
Il popolo ebraico promuove un progetto per l’intera umanità, un progetto grandioso che porta avanti da secoli contro ogni previsione: l’instaurazione della pace universale sulla faccia della terra. Il concetto di “pace” è al centro dell’ebraismo e non è un caso che questa parola (shalom in ebraico) compaia così frequentemente in tutti i discorsi degli ebrei del mondo. Non si tratta solo di un concetto religioso, o di una fede nell’avvento di un mondo migliore, opera di Dio in un futuro lontano, ma di un principio guida che determina l’impegno e le azioni degli ebrei nella loro vita quotidiana. Infatti, gli ebrei, attraverso il loro lavoro, le loro azioni e il loro coinvolgimento in politica, lavorano ogni giorno per costruire la “Pace”.
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La mafia ebraica
Predatori internazionali
Gli ebrei, attraverso i media, vengono invariabilmente presentati come vittime della storia. L’idea dell’ebreo sempre perseguitato senza motivo è antica quanto l’ebraismo stesso. Pertanto, è quasi assiomatico ritenere che gli ebrei siano incapaci di fare del male. Pertanto, un ebreo che è stato sia un gangster che un assassino può sembrare a priori sorprendente.
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Psicoanalisi del giudaismo
L’ebraismo non è solo una religione. È anche un progetto politico basato su un’idea principale: la scomparsa delle frontiere, l’unificazione della terra e l’instaurazione di un mondo di “pace”. Per gli ebrei religiosi, questa aspirazione a un mondo pacificato, unificato e globalizzato si confonde con la febbrile speranza dell’arrivo di un Messia che attendono da tremila anni. Egli verrà per restaurare il “regno di Davide”. Per gli ebrei non credenti, questo messianismo ha assunto la forma di attivismo politico secolarizzato a favore di tutte le utopie del globalismo.
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Le Speranze Planetarie
Il pensiero cosmopolita è attualmente il modo di pensare dominante in tutto l’Occidente. È il modo in cui un individuo vede e comprende il mondo attraverso il prisma dell’umanità, e non più attraverso ciò che gli è vicino e che costituisce la sua identità la sua famiglia, la sua lingua, il suo lavoro, la sua regione e la sua nazione.